Niggunim

2018
Roberto Paci Dalò rielabora materiali della tradizione unendo a clarinetto e clarinetto basso live electronics. Creando un ponte tra tradizione e contemporaneità all’insegna di una musica di preghiera che coinvolge suono e corpo. Niggun (niggunim al plurale) significa in ebraico: “aria” o “melodia” e si tratta di una forma di canzone o melodia religiosa ebraica cantata da gruppi. È una tecnica del canto, spesso con suoni ripetitivi astratti al posto di una lirica formale. A volte i versetti della Torah, o citazioni da altri testi ebraici classici, sono cantati ripetitivamente così da creare un niggun.

Press kit

Alcuni nigunim vengono intonati come preghiere di lamentazione, mentre altri possono essere gioiosi o vittoriosi. I nigunim sono specialmente importanti nella liturgia dell’ebraismo chassidico, che ha sviluppato le sue proprie forme spirituali strutturate a riflettere la gioia mistica della preghiera profonda, espressa nel devekut (la gioia mistica della preghiera intensa).

Da dove viene il termine Niggunim?

Niggunim (niggun al singolare) significa in ebraico “melodie” o “arie”. Fanno parte del complesso sistema  musicologico ebraico. Si tratta di una forma di canto religioso ebraica. Quella dei niggunim è una tecnica di canto corale basata sulla ripetizione dell’uguale. Utilizza dunque forme cicliche e reiterate per favorire l’astrazione psichica e il raccoglimento spirituale del fedele. Gli stessi versetti della Torah o alcuni topoi della letteratura ebraica classica vengono cantati in maniera ripetitiva, in un niggun appunto, per astrarre l’uomo dal mondo materiale. Alcuni niggunim vengono intonati come preghiere di lamentazione, mentre altri possono essere gioiosi o vittoriosi. I niggunim sono particolarmente importanti nella liturgia dell’ebraismo chassidico, che ha sviluppato le sue proprie forme spirituali per riflettere l’intensità della gioia scaturita dal raccoglimento spirituale. È il cosidetto devekut, ovvero la gioia mistica dell’intenso pregare.

Un raffinato incontro di foggia antica e gusto moderno

Roberto Paci Dalò si ispira a questa forma di canto religioso ebraico per creare la proprio architettura sonora, dal raffinato incontro di foggia antica e gusto moderno.
In Niggunim l’esecuzione musicale e quella elettronica, entrambe dal vivo, si intrecciano a formare un ordito sapiente di riverberi e rifrazioni acustiche.
L’artista amplifica il suono del clarinetto attraverso il quale, simultaneamente, si esibisce. Cupo e abissale, profondo e cavernoso, a volte disteso e  a volte concitato, il ritmo ciclico che deriva dalla felice commistione di forme consuete e inconsuete, spinge all’altrove le menti degli astanti. Manipolando in live elettronics il suono del suo stesso strumento l’artista crea ex novo e riconfigura di volta in volta nuove visione di mondi. Le nuances acustiche si moltiplicano, si rincorrono, esplodono in una polifonia che trascende e supera il tempo. È un momento unico di meditazione collettiva.

Niggunim – prima assoluta: Forlì, Musei San Domenico, 18 maggio 2018

Niggunim – prima assoluta: Forlì, Musei San Domenico, 18 maggio 2018

Niggunim – prima assoluta: Forlì, Musei San Domenico, 18 maggio 2018

Il Congresso di Forlì 1418

Nell’anno 1418, dal 16 al 18 maggio, si tenne a Forlì, sede di un’antica e fiorente comunità di ebrei, un importante Congresso ebraico. L’importante congresso, che vide la presenza dei delegati delle comunità ebraiche di Padova, di Ferrara, di Bologna, delle città della Romagna e della Toscana, nonchè di Roma, fu convocato a Forlì, sede di un’antica e fiorente comunità di ebrei: vi si presero decisioni sul comportamento (etico e sociale) che gli ebrei avrebbero dovuto tenere e si inviò una delegazione al papa Martino V per la conferma degli antichi privilegi e la concessione di nuovi. In particolare, si chiedeva di abolire la legislazione antigiudaica voluta dall’antipapa Benedetto XIII (Etsi doctoribus gentium). Martino accolse le richieste del congresso.

Niggunim, 2018 (teaser)

Credits

di e con
Roberto Paci Dalò (musica, clarinetto. live electronics)