Italia anno zero

Due compositori/interpreti si riuniscono attorno ad un progetto sorprendente: un’indagine su testi di autori italiani come Gramsci, Leopardi e Pasolini organizzati in modo musicale e presentati in un concerto scenico con una band di cinque membri composta da clarinetti, chitarra, elettronica, campionatore  e theremin vox. Come un gruppo rumoroso, le strategie collaborative costruiscono la struttura densa delle parole originali. Suonalo a tutto volume!

1. Italia anno zero

37:16

anno

2021

Italia anno zero

Come in un fotogramma di un film di Rossellini, è dalle macerie di oggi che nasce Italia anno zero.
Italia anno zero è una collaborazione tra Olga Neuwirth (compositore/interprete) e Roberto Paci Dalò (compositore/interprete/regista) basata su indagini su testi di Antonio Gramsci, Giacomo Leopardi, Pier Paolo Pasolini.

L’Italia non è solo un paese post-fascista, è anche un luogo pre-fascista. Soprattutto attraverso i testi di Leopardi viene mostrato come funziona il DNA italiano. Quello che poi è stato chiamato “fascismo” fa già parte del modo di vivere italiano. Il pezzo affronta anche i segni visibili del merchandising fascista di oggi attraverso la presentazione di alcuni dei prodotti nazifascisti disponibili

Il pezzo affronta anche i segni visibili dell’odierno merchandising fascista attraverso la presentazione di alcuni dei prodotti nazifascisti oggi disponibili ovunque in Italia.

Gramsci, Leopardi e Pasolini vissero ai margini della società e senza avere alcun potere analizzarono le strutture socio-politiche del loro tempo, che sono valide ancora oggi.
Due compositori/interpreti si riuniscono attorno a un progetto sorprendente: un’indagine su testi di autori italiani come Gramsci, Leopardi e Pasolini organizzati in modo musicale e presentati in un concerto scenico con un gruppo di cinque membri composto da clarinetti, chitarra, elettronica, campionatore , e theremin vox. Una specie di band in cui le strategie collaborative costruiscono una struttura densa di parole con trame multilingua.

La musica di Neuwirth e Paci Dalò si occupa di tutti i parametri del lavoro, e la partitura include istruzioni su proiezioni, suono, testo e musica. L’uso di software speciali per l’elaborazione delle immagini in tempo reale consente agli aspetti visivi di essere dinamici come tutti gli altri elementi di questo lavoro multimediale.
Tra campioni, la voce di Mussolini trasformata in frammenti acustici dove non capiamo più il significato delle parole ma ci rimane la grana dritta del suono.

I 2 autori (che suonano theremin vox, clarinetti, campionatore, elettronica) sono affiancati da 3 musicisti eccezionali e fuori dal comune. Non ci sono voci dal vivo nel pezzo e le voci parlanti fanno parte del film.

Per mezzo di videoproiezioni viene creato uno spazio scenico concreto che circonda letteralmente i performer. Il palcoscenico ha pochi e semplici elementi come tavoli e sedie appositamente progettati per funzionare con le proiezioni per evocare alcuni dei luoghi originali degli autori dei testi: spazi aperti legati al territorio marchigiano del Centro Italia (Leopardi), spazi chiusi come una prigione cell (Gramsci), una città come Roma (Pasolini). La maggior parte del lavoro è girato a Roma e l’intero visual è in bianco e nero.

Parallelamente alla performance, un’opera radiofonica viene creata e trasmessa da ORF Kunstradio.

• Spettacoli

Huddersfield (Regno Unito), Huddersfield Contemporary Music Festival
22 novembre 2005 (prima britannica)

Strasburgo (Fa), Musica
6 ottobre 2005 (prima francese)

Berlino (D), Maerzmusik Haus der Berliner Festspiele
8.3.2005 (prima tedesca)

Vienna (A), Wien Modern, Konzerthaus, 29.10. 2004

Budapest Autumn Festival, 23.10.2004 (anteprima mondiale)

*
Trasmissione su ORF Kunstradio, 21.11. 2004

Info: giardini.sm/projects/iaz/

crediti

pubblicato il 9 gennaio 2021

Roberto Paci Dalò clarinetti, campionatore, elettronica
Olga Neuwirth theremin vox, elettronica
Clarinetti Donna Molinari
Clarinetti Ernesto Molinari
Burkhard Stangl chitarre, elettronica

film
Natalie Cristiani attrice
Voce fuori campo di Julian Bees (inglese)
Andrea Clausen voce fuori campo (tedesco)
Caroline Michel voce fuori campo (francese)
Sandro Lombardi voce fuori campo (italiano)

concept / composizione Olga Neuwirth & Roberto Paci Dalò
film / luce / oggetti Roberto Paci Dalò
mixaggio live video Filippo Giunchedi
direttore del suono Oliver Brunbauer
direttore tecnico / mixer luci Peter Knögler
direttore di produzione / tournée Sabina Schebrak
collaborazione artistica Gabriele Frasca
oggetti collaborazione Francesco Bocchini
modellino da palcoscenico in miniatura Stefano Cerulli
montatore Pietro Lassandro
assistente all’animazione Irene Aurora Paci
fotografia e macchina da presa Roberto Paci Dalò, Marco Tani, Nicola Vicenti
responsabile del progetto Barbara Lebitsch

produzione Giardini Pensili & Wien Modern
in collaborazione con Budapest Autumn Festival, ORF Kunstradio, Terra Gramsci
sostenuto da Réseau Varèse e dalla Commissione Europea (Cultura 2000)

L’azienda Giardini Pensili è sostenuta dalla Regione Emilia Romagna e dalla Provincia di Rimini.

Grazie: Robert Adrian X, Giorgio Baratta, Nicoletta Fabbri, Heidi Grundmann, Peter Kammerer, Peter Knögler, WUK / VOT Ausbildung für Veranstaltungs-organisation und -technik, Norbert Math, Davide Montecchi.

Album pubblicato da L’Arte dell’Ascolto LADA003

licenza

tutti i diritti riservati