Rimi è un progetto scenico di Roberto Paci Dalò e di Gabriele Frasca che sovverte i concetti di “letteratura”, “libro” e “lettore” per realizzare ed eseguire dal vivo un’autentica “letteratura da ascolto”. Paci Dalò e Frasca partono dall’assunto, dimostrato dal filologo Paul Zumthor, che la cosiddetta “letteratura” sia una forma d’arte tutta legata all’oralità, benchè debba la sua esistenza e la sua diffusione alla “civiltà del libro” e agli effetti ipertrofici che la stampa ebbe su di essa.
Rimi è un progetto fluido, leggero, mutevole, rischioso. È inoltre caratterizzato da una forte estemporaneità scenica. A partire dalla parola di Gabriele Frasca, i moduli rappresentavi vengono sviluppati di volta in volta in maniera sempre differente. Nessuna performance è uguale alla precedente. È la scena stessa che decide, nel corso del suo svolgimento, i supporti tecnici e gli sviluppi narrativi ed esecutivi. Come scrivono gli autori: “Rimi non è un libro messo in scena ma una scena fatta parola”. È per questo che i testi di Rimi non prevedono una pubblicazione cartacea.