Il Sabato delle idee approda al PAN il 18 aprile 2019. Dopo la discussione del comitato scientifico sul tema dello spazio urbano, viene inaugurata l’installazione cinematografica di Roberto Paci Dalò Atlas of Emotion Stream. L’opera traccia un itinerario toponomastico e topografico, una vera  propria geografia delle emozioni, una mappa esperienziale della città partenopea. Suggestioni, queste, connesse al libro di successo di Giuliana Bruno, al quale l’opera di Paci Dalò è ispirata. Giuliana Bruno, docente dell’Università di Harvard, si occupa di studi visivi e ambientali, di arte, architettura, film e media. Il suo libro Atlas of Emotion ha vinto il Kraszna-Krausz Moving Image Book Award nel 2003. Pubblicato da Verso a New York nel 2002, descrive le geografie esperienziali per mappare le città. La versione italiana, Atlante delle emozioni, esce nel 2006 pubblicato Mondadori. Si racconta di un affascinante viaggio visivo nel qual l’autrice guida il lettore attraverso l’arte, l’architettura e il cinema,  proponendo una mappa affettiva delle città, che connette i paesaggi mentali ai mondi interiori.  Giuliana Bruno crea e dà nome a una nuova categoria ermeneutica, quella della “geografia emozionale”, ripresa poi dagli studiosi di tutto il mondo. Paci Dalò di Atlas of Emotion Stream crea una grande proiezione in bianco e nero nella quale scorrono fluide, in stream (anche da qui il titolo dell’opera), le immagini di vari luoghi della città di Napoli. Privilegiati sono gli interni dei caffè, davvero “cult” nella tradizione napoletana; i piccoli vicoli, alcuni tra i più battuti, altri invece del sottosuolo napoletano, attraversato, com’è noto, da una grande rete di gallerie, acquedotti e cavità.

I suoni di Atlas of Emotion Stream sono stati registrati dal vivo sul campo (field recorded) e successivamente campionati e intrecciati con la musica elettronica.
Le voci e i paesaggi sonori Atlas of Emotion Stream sono stati registrati con microfoni binaurali, ovvero “a due orecchi”. La registrazione binaurale consente la riproduzione tridimensionale del suono poiché ne preserva le caratteristiche direzionali a 360 gradi. La percezione acustica dell’ascoltatore è dunque fedelissima all’acustica dell’ambiente sonoro originario.
In Atlas of Emotion Stream l’ambiente sonoro per eccellenza è il Bar, un poderoso collettore acustico cittadino dove si compie ogni giorno e a ogni ora il rituale del caffè. Il Bar diventa allora il luogo sacro ed epifanico per eccellenza. La città, vista da Paci Dalò, è una sostanza porosa che ci riveste come la nostra pelle.