Cenere

Cenere è un’opera di teatro musica di Roberto Paci Dalò, basata sui testi poetici e sull’evocazione delle voci dei poeti Amelia Rosselli (Parigi 1930 – Roma 1996) e Gabriele Frasca (Napoli 1957).
Prima ancora delle loro parole, i poeti vivono nella grana della loro voce. In Cenere non vi è traccia dell’intellegibilità della parola poetica, che viene però esaltata in un’opera sospesa tra elementi barocchi e cenni estetici dei lavori dell’artista tedesco Joseph Beuys (1921-1986).
Le parole stesse creano uno spazio architetturale poetico, barocco e minimale al tempo stesso, abitato dai corpi misteriosi di musicisti e danzatori uniti in un unico e affiatato ensemble.

Cenere s’interroga sul tema “fisicità” della parola. L’autore riflettere sull’architettura acustica e visiva creata dai testi stessi,  edifici invisibili creati dall’alternarsi di parole e dallo spazi vuoti. La scena è creata dall’intreccio di immagini digitali e immagini acustiche dando così corpo a un cangiante bassorilievo scenico fatto di ombre scolpite nello spazio.
Come sostiene l’autore: “L’opera non è nient’altro che lo sprofondamento nella voce. La sua grana diviene protagonista di un pezzo paradossale: la voce nella sua nudità ossea è solo evocata da corpi oramai svuotati dai loro stessi organi. Un luogo scenico letteralmente costruito a partire dalla materializzazione visiva del testo nello spazio dove le parole creano paesaggi e architetture”.

Un corto circuito percettivo

Vengono proiettati in scena dei sottotitoli come nell’opera lirica. In Cenere, questi diventano veri e propri oggetti scenici che invadono e scandiscono lo spazio teatrale. Così facendo, il testo procede su un doppio livello. Come afferma l’autore: “Cenere, acusticamente diviene puro materiale sonico e non comprensibile; visivamente è intellegibile e lascia spazio alla comprensione”. Si tratta di un il corto circuito percettivo creato dal rapporto tra l’immagine della parola, il significato e il suono fisico creato direttamente a partire dalle voci degli autori Rosselli e Frasca.
La scenografia di Edoardo Sanchi approfondisce ulteriormente la riflessione su un barocco trasfigurato e trasceso. Uno strano “barocco minimale” , come lo definisce l’autore, dove convivono materiali diversi,  apparentemente contrastanti, dove alcuni elementi mutuati da Joseph Beuys diventano contrappunto e collegamento tra aspetti diversi della visione.

L’Icarus Ensemble esegue la composizione dal vivo attraverso un dispositivo che – circondando il pubblico completamente – gli permette di essere contemporaneamente dentro e fuori la scena. Le parole sono campionate e ridistribuite nello spazio e intrecciate all’elettronica. La sintesi granulare della voce permette di raggiungere inaspettati risultati acustici e percettivi.Le frequenze gravi convivono con suoni altissimi, quasi inudibili, come a evocare un irreale gospel laico.

Amalia Rosselli in memoriam

Cenere è dedicato ad Amelia Rosselli e viene messo in scena in occasione del decimo anniversario dalla sua scomparsa.  L’opera è anche un piccolo omaggio a una poetessa che ha fatto del suo cosmopolitismo il materiale primigenio delle sue creazioni.

Roberto Paci Dalò – Cenere (2006, excerpt)

Credits

Cenere
spettacolo di teatro musica

Regia, musica,  coreografia, luci, immagini 
Roberto Paci Dalò

Testi, voce
Gabriele Frasca
Amelia Rossellini

Musicisti
Icarus Ensemble
Mirco Ghirardini (clarinetto basso)
Giovanni Mareggini (flauto basso)
Matteo Malagoli  (violoncello)

 

 

 

Assistente a scenografia, costumi
Claudia Salomoni

Regìa del suono, live electronics
Roberto Paci Dalò
Sara Lenzi

Inserto in animazione
Carloni-Franceschetti

Assistente all’animazione
Irene Aurora Paci

Live video mixing
Filippo Giunchedi

 

Collaborazione artistica
Andrea Cortellessa

Cura
Simonetta Belli

Produzione
Giardini Pensili
Velvet Factory
Teatro Comunale di Monfalcone

In collaborazione con
Icarus Ensemble
i Teatri Reggio Emilia

Con il sostegno di
Regione Emilia Romagna
Provincia di Rimini
Comune di Rimini

Amalia Rosselli in memoriam