City works è un’esposizione di Roberto Paci Dalò. La mostra comprende vari materiali artistici (film, disegni, suoni, manufatti) relativi ai progetti e alle ricerche che l’autore, durante la sua lunga carriera, ha svolto in riferimento a sette città nel mondo: Berlin, Ciudad de Mexico, Linz, Napoli, Rimini, Roma, Vancouver. Sette città nelle quali l’artista ha vissuto e che diventano le vere protagoniste dell’esposizione.

City works è un omaggio alla ricerca interdisciplinare, un viaggio nel backstage di installazioni e performance tra Rimini e Vancouver; tra Città del México e Berlino; tra Linz, Roma e Napoli: un’occasione unica per entrare nel laboratorio Giardini Pensili esplorandone metodi e pratiche.
La riflessione artistica di Roberto Paci Dalò in City works è un’analisi dei paesaggi visivi e sonori delle città contemporanee. Inoltre l’artista s’interroga sui nuovo modo di abitare e vivere la città. La sua è una prospettiva per riuscire a vedere ciò che nella quotidianità sfugge.

La mostra è concepita anche come una sorta di “backstage” (o “making of”) dove sono presenti anche materiali inediti e mai mostrati pubblicamente

"Mappare" la città

Ciò che accomuna i progetti realizzati per e sulle sette città di Berlin, Ciudad de Mexico, Linz, Napoli, Rimini, Roma, Vancouver è la presenza di una fase di studio o di “mappatura dell’ambiente” sia nello spazio sia nel tempo da parte dell’artista.

In questa fase, nella quale l’osservazione è al primo posto, il più piccolo dettaglio è fondamentale. Si mappano i luoghi e si cercano gli spunti creativi offerti dai primi sguardi e dai primi “ascolti” della città. All’osservazione la componente uditiva, spesso dimenticata, ma che rivela molte peculiarità dell’ambiente da studiare. L’aspetto acustico è infatti importante quanto quello visivo.

A questa doppia investigazione è parallela l’indagine del tempo e del passato. La ricerca, in questo caso, avviene negli archivi, nelle biblioteche e in tutti i luoghi che possano custodire le memorie (e le ferite) collettive.

È spesso lo studio delle architetture, visibili e invisibili, a fornire il vero mezzo per ricostruire e permettere di discernere come il passato si sia stratificato.

La stratificazione architettonica, il sincretismo culturale, l’individualità immersa e costretta nel caos di brulicanti moltitudini, è registrata, elaborata, dissolta, amplifica tramite l’impiego di tecnologie di comunicazione digitale e radiofonica per creare istallazioni urbane dense e penetranti. I suoni, e le immagini della città contemporanea sono i principali elementi della pratica sensoriale e immersiva scelta dell’artista.

Il workshop

La mostra, che si pone come obbiettivo di approfondire le tematiche legate all’esplorazione, alla mappatura e alla progettazione dell’ambiente urbano, è ospitata a Firenza dalla galleria SEVS, sede di molti incontri dedicati all’architettura contemporanea.

La galleria SESV, istituita nel 2000 dalla Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Firenze, è curata da Marco Brizzi con Fiammetta Barsanti, Jessica Carione, Giulio Carli, Edoardo Cesaro, Giuliano Gatti, Valerio Gavilli, Annarita Lapenna, Francesca Oddo, Viola Toccafondi.

In occasione del vernissage della mostra City works di Roberto Paci Dalò, s’incontrano alla galleria SEVS e partecipano alla discussione ospiti quali Gaia Bindi, Marco Brizzi, Lorenzo Brusci, Roberto Paci Dalò, Daniele Lombardi, Albert Mayr.

Venerdì 25 maggio 2007, dalle 9.00 alle 13.00, Roberto Paci Dalò conduce presso la galleria SEVS, un workshop dal titolo Luogo all’ascolto. Il laboratorio verte sui temi dello spazio urbano in senso lato. Luogo all’ascolto vede la partecipazione di un nutrito gruppo di studenti di architettura e di uditori esterni all’università.