Luftkrieg

Luftkrieg è una mostra personale di Roberto Paci Dalò allestita presso la Galerie Mario Mazzoli di Berlino.

L’artista crea una fitta rete  di opere inedite, oggetti sonori, installazioni interattive, disegni, sculture e film che dialogano profondamente con lo spazio che li ospita. Gli spazi della Galerie Mario Mazzoli di Berlino diventano così un vero e proprio dispositivo sensoriale nel quale i visitatori sono immersi.
Il riferimento principale del progetto è il libro Luftkrieg und Literatur (“Storia naturale della distruzione”) di W. G. Sebald.
Luftkrieg è un progetto in collaborazione con il DAAD Artists-in-Berlin Program.

La Galerie Mario Mazzoli di Berlino presenta la mostra Luftkrieg, personale dell’artista Roberto Paci Dalò.
Il progetto s’inspira all’opera letteraria di W. G. Sebald del 2001, Luftkrieg und Literatur, un doloroso studio sulla devastazione delle città tedesche in seguito ai bombardamenti alleati della Seconda guerra mondiale.
Il libro, ultima opera dell’autore prima della sua morte,  è anche una controversa meditazione sul trauma dell’oblio della guerra nella letteratura e nella cultura tedesca. Paci Dalò indaga alcuni degli aspetti del testo attraverso suono, oggetti, film, luce e riflette su concetti profondi come sofferenza, amnesia, guerra, società.

Il vernissage, venerdì 7 Dicembre 2012 ore 19.00, vede la partecipazione della Dott.ssa Julia H. Schröder, dell’Università delle belle arti di Berlino (Universität der Künste), che introduce e modera la discussione.

Luftkrieg und Literatur

Luftkrieg und Literatur di W. G. Sebald è una cruenta e puntuale cronaca dell’orrore della Seconda guerra mondiale che racconta la distruzione di centotrentuno città tedesche in seguito agli attacchi degli Alleati.
Come altre opere di Sebald, Luftkrieg und Literatur rappresenta il tentativo da parte dell’autore di riconciliare se stesso – in termini sia personali sia letterari – con il trauma della Seconda guerra mondiale e i suoi effetti sul popolo tedesco.
L’opera  tocca un nervo scoperto della coscienza tedesca e molti argomenti tabù come il terribile bilancio postbellico di seicentomila morti e sette milioni di sfollati per la nazione che aveva dato avvio alla Seconda guerra mondiale. Un nodo storico funesto del quale, come sostiene Paci Dalò,  “l’elaborazione ha richiesto anni di lavoro, sul piano del sentimento collettivo e della prassi politica”. Questo lo spunto teorico da cui avviare una riflessione tradotta in un originale percorso espositivo di taglio museale, dal titolo Luftkrieg.

Guerra e site-specific

Sound art, oggetti, opere, immagini, luce e suono, sono dislocati nello spazio, come una partitura sospesa tra il noto e l’ignoto. Il tema è quello della devastazione che rivive, ancora lesiva, all’interno del dispositivo sensoriale di Paci Dalò. Alla realizzazione di alcune opere hanno contribuito Jeff Mann e Damiano Bagli.
Come è prassi del site-specific, Paci Dalò allestisce la mostra in maniera che gli oggetti sonori, le installazioni interattive, i disegni, le sculture e i film creino un’opera “totale”, in simbiosi con l’ambiente della Galerie Mario Mazzoli.
Come scrive Helga Marsala per Artribune:  “Vi sono le memorie di un tempo mai rimosso e mai risolto, in cui si impastano, a livello dell’immaginazione e della percezione, la caligine dei bombardamenti, l’estetica delle macerie, il senso dello scontro e la mesta liturgia della guerra, il brulichio di città sommerse e decadenti, i suoni delle sirene, lo stridore del metallo arrugginito, i rumori di vecchie radio e le voci registrate nelle cabine di pilotaggio degli aerei militari. E intanto la Storia scorre, tra le pagine e le stanze, relativa eppure inesorabile. Come il tempo di un congegno interattivo, nascosto dentro a un orologio a pendolo…”

Roberto Paci Dalò – Luftkrieg, Galerie Mario Mazzoli Berlin (2012)

Credits

Autore della mostra
Roberto Paci Dalò

Opere di 
Roberto Paci Dalò

Alcune opere realizzate con
Jeff Mann
Damiano Bagli

Testi di
Julia H. Schroeder

Luftkrieg è

Una co-production
Galerie Mario Mazzoli
Giardini Pensili.

In collaborazione con
the Berliner Künstlerprogramm des DAAD.

Liberamente inspirato a 
Luftkrieg und Literatur, W. G. Sebald