Metamorfosi è un pezzo di teatro-musica per attrice, live electronics e live video creato come evento unico per la presentazione del Museo Nazionale dell’Audiovisivo, presso il Palazzo della civiltà italiana di Roma EUR. Gli interventi scenotecnici sono costituiti da elementi immateriali: luce, proiezione, suono; nulla è aggiunto alla struttura del luogo.
Metamorfosi si colloca in un percorso di spettacolo tecnologico che già nel Cinquecento trova le sue prime presentazioni grazie a coloro che hanno saputo creare con strumenti ottici e acustici forme e rappresentazioni di mondi reali e immaginari. Dalla camera oscura, passando per la lanterna magica fino ad arrivare al cinema, si ha ora un ulteriore sviluppo che espande la magia visiva meccanica nel mondo del digitale del XXI secolo. Ma dove qui il video usato esclusivamente nella videoproiezione creata in diretta a definire in questo modo un particolarissimo “cinema dal vivo” che guarda – e si pone come sviluppo dei giorni nostri – al precinema.
La stessa tecnologia digitale permette anche la creazione di “ambienti acustici”. Paesaggi sonori che circondano il pubblico con voci e suoni in continuo movimento ponendo lo spettatore al centro di mondo dell’ascolto dove realtà e finzione sono profondamente intrecciate. si tratta di un lavoro sullo spazio – grazie all’uso della percezione visiva – e sul tempo attraverso l’uso drammaturgico del suono. Allo stesso tempo e ineviabilmente sulla memoria e la storia.