Rifugio della voce

2022
Una installazione site-specific per la Festa della Poesia che permane nel tempo all’interno della galleria aurale di radiolada.net. Un’opera collettiva grazie alla partecipazione di Lorenzo Malloni, Francesca Caloi, Alice Muda, Simone Doria e delle curatrici Diana Caponi e Giulia Pigliapoco.

 

La forma conferita a uno spazio agisce concretamente e quotidianamente sulle idee e sull’ambiente che ci circonda. Matteo Meschiari in Disabitare. Antropologie dello spazio domestico scrive: «Le forme abitative definiscono materialmente e ideologicamente l’accesso sensibile tra il dentro e il fuori, e condizionano dall’interno la visuale-visione di ciò che lasciano all’esterno. Detto altrimenti, le case sono filtri spazio-culturali che regolano il complesso rapporto tra Umwelt e Weltanschauung, tra universo biologico soggettivo e concezione culturale del mondo». Il Rifugio della Voce è una messa a disposizione di un altro tipo di spazio, senza limiti né confini, attraversabile, una porta che apre l’accesso a immaginari sonori e spazializzazioni d’idee. Qui la parola e il suono, già rifugiati nel corpo, prendono le sue sembianze, producendo incontri e scontri, plasmando il circostante, permettendo alterazioni spaziali, temporali, materiali, individuali, sociali e culturali. Il suono diviene protesi del corpo, architettura essa stessa che attiva paesaggi, ambienti, azioni, pensieri.

Credits

Opera di Roberto Paci Dalò
con la collaborazione di
Lorenzo Malloni
Francesca Caloi
Alice Muda
Simone Doria

Diana Caponi curatrice
Giulia Pigliapoc curatrice

Associazione Congerie