Scanning Bacchae

Scanning Bacchae è una performance che si svolge nell’ambientazione di Linz, la città stessa fornisce l’infrastruttura per la drammaturgia. A intervalli, Architettura della separazione – installazione interattiva suono e luce nel cantiere navale di Linz – diventa il set digitale della performance. Entrambe queste circostanze possono essere vissute dal pubblico in modi completamente diversi.

Il testo che serve come fonte di ispirazione e punto di orientamento per Scanning Bacchae è le Baccanti di Euripide. Il testo originale, contemporaneo, segue le tracce di una tragedia che si basa sul bisogno pressante di identità – sia essa individuale, nazionale o territoriale. L’opera offre uno spaccato di un rituale che non è né puramente privato né totalmente collettivo, ma piuttosto micro-comunitario – il rituale di una geometria dei sentimenti, della liberazione, dell’estasi e dell’isteria, della dimenticanza. Campo di forza, campo di battaglia, campo di gioco, rituale del corpo e glorificazione del proprio meccanismo psichico e fisico. Sia il testo che la ‘corpografia’ sono eseguiti dalla stessa interprete.

Il progetto

Il progetto – che comprende Architettura della separazione e Scanning Bacchae – è stato concepito appositamente come contributo al tema dell’edizione 1997 del festival, poiché si occupa della creazione di ambienti nel mondo fisico e nello spazio elettronico, e a questi può essere collegata anche l’ “interfaccia umana”. Ci sono alcune parole chiave che possono stabilire il regno in esame nell’ambito di questo progetto: eterotopia, città, corpo, scansione, campionamento, broadcasting, confine. L’ambiente in generale è orientato alla pratica dell’udito. Il punto focale del progetto è la città stessa, e la teoria del progetto è anche direttamente collegata all’opera del filosofo italiano Giorgio Agamben che – in particolare in Homo sacer – ha indagato i concetti di sovranità e di deviazione.

Baltoscandal 2000

La presentazione di Scanning Bacchae al Baltoscandal 2000 prevede la collaborazione di artisti estoni che lavorano con la compagnia Giardini Pensili per un periodo di tempo prima della data del 21 giugno 2000. La performance fa parte di un’indagine pluriennale tra le fonti classiche della tragedia e l’uso drammaturgico delle nuove tecnologie e dei software/hardware interattivi.

Credits

Architettura della separazione
installazione interattiva suono/video
&
Scanning Bacchae
performance teatrale

Di
Isabella Bordoni
Roberto Paci Dalò
Giardini Pensili

In Cooperazione con
Radio FRO – Freier Rundfunk Oberösterreich
Stadtwerkstatt Linz
RADIO LADA
ORF Kunstradio
RAI Audiobox
STEIM Amsterdam
Università di Siena / Multimedia Communication Laboratory del Corso in Scienze della Comunicazione
INU Istituto Nazionale di Urbanistica, Roma

Consulenti collaboratori
Robert Adrian X
Giorgio Conti
Guido Guidi

Team di produzione
Isabella Bordoni
Roberto Paci Dalò
Tom Demeyer [STEIM]
Norbert Math

Ars Electronica 1997