1993
Terra di nessuno è un’esecuzione scenica che vede solo un’attrice in scena. La voce dal vivo è la cellula prima dell’ambiente acustico attorno al pubblico, ma non si tratta di un monologo, ci sono altre voci e altri suoni in parte provenienti da paesaggi acustici di città: la presenza non è delimitata al solo luogo fattuale, è parte di una più ampia geografia.
Terra di nessuno guarda all’opera di Walter Benjamin – in special modo è preso in considerazione il suo monumento al frammento Das Passagen-Werk -; il suo testo si sviluppa tra scrittura poetica e filosofica, in un rinvio di reciproche ammissioni di resa, dove corpo e voce si alternano per tensione e tregua. Il suono restituisce una tridimensionalità a un lavoro essenzialmente bidimensionale e pittorico: l’uso di hardware e software permettono la complessità acustica necessaria per approfondire la drammaturgia del lavoro.